Si fa presto a parlare di applicazioni mobili, ma è meno immediato capire invece a chi appartengono in quanto la proprietà si compone di due elementi distinti: la distribuzione sugli Store ed il codice sorgente. Entrambi gli aspetti sono importanti e si definiscono quindi in fase contrattuale. Infatti ogni progetto di app mobile deve basarsi su un preciso contratto di sviluppo, il quale tiene conto dei diritti e dei doveri di tutte le parti coinvolte, che solitamente sono i clienti e gli sviluppatori.

Licenza di uso e distribuzione

Come abbiamo più volte detto, gli sviluppatori lavorano per i progetti dei clienti e noi di Nice APP concediamo sempre alle aziende nostre clienti la paternità delle app realizzate in quanto è la migliore soluzione per concludere ciascun progetto.

Dal punto di vista tecnico questa scelta assicura meno problemi in fase di accettazione delle applicazioni sugli Store: talvolta può capitare infatti che la pubblicazione di un’app sia rifiutata a causa del nome del distributore, poco affine a quello dell’app stessa. Per questo, soprattutto per le app aziendali e le nuove start up basate sul mobile, è decisamente più utile creare degli account ai clienti. Sì perché l’assegnazione della proprietà dell’applicazione intesa come prodotto, e non come codice sorgente che vedremo tra poco, si ha proprio con la creazione di un account per la pubblicazione sui vari Store.

Questo vuol dire che se per esempio l’applicazione è a pagamento, sarà il detentore dell’account a ricevere automaticamente i guadagni senza che vi siano intermediari. Allo stesso modo, in caso di scadenze e problemi di varia natura sarà sempre il distributore a risponderne in prima persona secondo le norme previste dai singoli contratti stilati con gli Store. Infatti Google Play e Apple Store sono due market place differenti e se si ha un’app sia per iOS che per Android occorre accettare due contratti differenti, che avranno le loro specifiche condizioni.

Questo vuol dire che dopo che l’applicazione è stata creata, sviluppata e testata sotto ogni aspetto, i diritti del software in termini di licenza d’uso e distribuzione vengono trasferiti completamente a chi ha richiesto l’app, cioè alle aziende clienti.
Esse hanno quindi la piena libertà di distribuire la propria app e non hanno più vincoli con noi sviluppatori, tuttavia ai fini delle performance dell’app viene sempre consigliato di rimanere in contatto e di aggiornarsi con una certa frequenza.

Codice Sorgente

Parte del successo di un’app dipende anche dalla velocità con la quale essa viene fruita e se incontra o meno favorevolmente le esperienze d’uso degli utenti. Quindi dopo la distribuzione potrebbe essere utile modificare parte del codice sorgente, che rimane tendenzialmente sempre di proprietà degli sviluppatori in quanto si tratta proprio di proprietà intellettuale e non può essere trasferita.

Allo stesso modo si possono prevedere degli interventi successivi in caso di ampliamento delle funzionalità delle app, che si rende possibile esclusivamente mettendo di nuovo le mani sul codice. A tal proposito, se siete interessati all’argomento dei software e dei codici vi invitiamo a conoscere le nostre politiche sul codice sorgente.